Potrei dire che sono un artista di questo o quel genere. Non so se darmi definizioni. so che faccio parte di quelle persone che cercano, che si fanno domande, cha amano cercare relazioni umane, che cercano di guarire dai pregiudizi inculcati, di aprire spazi dentro e intorno a se’.
Il mio lavoro è basato su una ricerca introspettiva rivolta alla consapevolezza. Attraverso il teatro fisico, le azioni, la danza, e tutti gli altri elementi in maniera multidisciplinare, cerco di comunicare e condividere il mio sentire con lo spettatore, tentando di accostarmi alla sua sensibilità e trovare una relazione tramite i diversi linguaggi utilizzati.
Tony D’Agruma, in residenza ad OZU dal 10 al 19 Aprile 2015
Durante la residenza Tony sta lavorando alla terza parte del suo progetto “Voyeur of myself”.
“Voyeur of myself” è un progetto in tre parti complementari in cui le particolari installazioni scenografiche, funzionali e non decorative, insieme a video dal compito immaginifico, testi brevi e mirati, musiche e, soprattutto azioni fisiche, creano un flusso di suggestioni che manifestano un voyeurismo introspettivo estremamente spietato nel quale è difficile restare distaccati osservatori e facile trovare elementi di essenziale identificazione.
3.0 SOLO QUANDO SARO’
E’ la terza e ultima parte del progetto. Si tenta di raggiungere una sintesi finale del percorso portato avanti negli step precedenti. In questa parte, dopo aver esplorato l’immagine di se’, il bisogno della considerazione degli altri, il rapporto tra corpo e mente, il dominio delle emozioni, si cerca di dare dare il senso di una propensione all’armonia tra le varie parti che ci compongono.
Particolare attenzione, con tenerezza, sorriso e perdono, viene riservatà alla fragilità umana; alla caducità dei proponimenti di chi per sua natura è soggetto a debolezze, cadute e risollevamenti.
Questo aspetto, più sviluppato che nei lavori precedenti, deriva dal voler lasciar più possibile libera l’attenzione sulla verità del performer, sul sincero sentire di quel momento di vita reale che sgorga dal profondo.
Sarà possibile assistere alla prova aperta dello spettacolo venerdì 17 Aprile alle ore 21:00 presso OZU.
Formatosi attraverso seminari che intendono l’attore come un elemento organico in azione; tra gli altri, Danio Manfredini, Mamadou Djoume, Tapa Sudana, Tommaso Rotella, François Kahn, ha poi rivolto la sua attenzione anche verso il teatro-danza in particolare in una prolifica esperienza con Anna Sagna. Ha svolto gran parte della sua formazione all’interno della Compagnia di cui ha fatto parte dal 1991 al 1998: il Teatro delle Trasmigrazioni di Giordano Amato.
Spettacoli
Con Tommaso Rotella e altri esponenti del teatro-danza torinese nella Compagnia ‘Na Dramma, spettacoli nel Teatro delle Trasmigrazioni (“Per cessare di essere ombre”,”L’ospite nascosto”, “Il Canto del vuoto tagliente”, “Questo placido deserto di correnti”, “Nelle buone notti di giugno/White man sleeps”, “Il corpo del ricordo”, versione estesa di “Maya”); “Pietralata, voci d’asfalto” di Enrica Brizzi; “Baal – la ballata dell’amore cinico” di Valeriano Gialli-produzione Envers Teatro-Viartisti; nel 2001 la prima regia: “Lambire il confine” come Compagnia La Metamorfosi seguito da “Quand’ero bambino ero grande” (lavoro incompiuto in seguito alla scomparsa dell’amico e danzatore Dario Dogliani), “Ring” nella Compagnia di danza contemporanea Rapatika; dal 2009 performer di Stalker Teatro negli spettacoli “Tripodi: tre punti tra la terra e il cielo” “Dell’artificio il fuoco” e “Il tavolo della concerto/azione) con le detenute del carcere delle Vallette, “Trama” nei lanifici del biellese, “Le imprese dei 100” sul mito dei garibaldini; “Per un mondo nuovo” (2012-13).
Dal 2010 fa parte dell’Ass. Jamm Italia/Senegal di cui segue gli eventi per la visibilità dei progetti e per il sostegno alle iniziative. Nel 2011, nel corso dell’ultimo viaggio in loco mette in scena con Patrizia Poeta e alcuni artisti locali uno spettacolo di teatro-danza con contaminazioni della cultura artistica locale collaborando in seguito con la locale compagnia Mailabiaye diretta da Abdourahman Diallo.
Dal 2004 in FORMALIBERA: “Unduettré”(2005) “Altre anime”(2006) “Carboneras”(2009-2010). Nel 2011-12 il primo step del progetto “Voyeur of myself” intitolato “1.0 il cerchio è chiuso?” installazione video performance che ha scritto diretto e interpretato. Nel 2014 debutta la seconda parte di “Voyeurofmyself” dal titolo “La stanza della verità” 18-19 aprile Teatro Coppola di Catania.
Sempre nel 2014 inizia la collaborazione con la video-artista Alessia Zuccarello con le riprese del video dello spettacolo e il video “Break-up (Voyeur addicted)”. A giugno presenta la performance “Mi rendo conto” unita al video “Break-up” al Festival “Oblom Poesia” di Galleria Oblom e alotri spazi a Torino-S. Salvario.
Partecipa all’organizzazione del progetto “Nat, una ventata di fantasia” nei laboratori scolastici e allo spettacolo stesso come attore.
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